Borgo – Santo Spirito
Borgo S. Spirito
Il Borgo S. Spirito si sviluppa nel XV sec. a ridosso della piazza Umberto I, lungo il versante ovest della collina della Torre, tra il Castello e la residenza dei principi D’Avalos. Il suo nome trae origine da una chiesa dedicata allo Spirito Santo, ancora esistente nel borgo, incastonata all’interno della cortina muraria, con portale seicentesco di gusto classico.
Per chi giunge da Piazza Umberto I, il palazzo seicentesco dei D’Avalos ne rappresenta l’ingresso. Un passaggio pensile collega il palazzo dei principi con la cappella Palatina, detta Chiesa Nova. La chiesa, a navata unica, conserva tele settecentesche della scuola di Luca Giordano. Sulla parete sinistra del transetto c’è una riproduzione che riproduce il trafugato quadro seicentesco della Purità cui è dedicata la chiesa.
Inoltrandosi nel borgo, lungo la via S. Spirito, si giunge nella piazza omonima nella quale confluiscono vari vicoli che creano con il loro intrecciarsi la complessa urbanistica del borgo, tipica dei centri medioevali.
Di notevole pregio è il settecentesco Palazzo Palomba, ora Polcari, gemma all’interno del borgo, restaurato nei primi anni del ‘900.
Proseguendo, si staglia il Palazzo dei Principi, ora Calabrese, dalla bella facciata, con archetti su peducci.
Certamente una delle più affascinanti architetture del borgo è la Cappella della Madonna Vittoria, voluta agli inizi del ‘600 da un membro della famiglia Di Blasio che aveva partecipato alla battaglia di Lepanto (1571).
Tipico esempio di architettura minore è la suggestiva piazza Affermi. Di forma planimetrica ad “U” allarga le sue braccia verso il panorama delle Forche Caudine.